Videogiochi, bullismo e Star Trek: ecco il primo episodio della quarta stagione di Black Mirror

Black Mirror non delude le aspettative: il primo episodio sconvolge tutti con i suoi colpi di scena e sequenze strazianti da guardare

È uscita ieri su Netflix, la quarta stagione di Black Mirror, la serie tv più straziante degli ultimi anni, ideata da Charlie Brooker. I fan sono ormai abituati ad aspettarsi il peggio da Black Mirror, i cui episodi sono sempre a sé stanti ma che hanno sempre un tema in comune: la tecnologia, come la usiamo e come influenza la nostra vita. Dopo una scena iniziale che ricorda un episodio di Star Trek, appare Robert Daley, un programmatore socialmente inetto e, soprattutto, creatore del popolare videogioco in realtà virtuale chiamato “Infinity”.

Credit to: Netflix

Alcune scene iniziali ci mostrano Daley sul posto di lavoro, dove viene emarginato dai suoi colleghi, che sembrano non riconoscere il suo genio: è quindi facile stare dalla sua parte, no? È qui che entra in gioco Nanette Cole, la nuova impiegata, che all’inizio va da Daley per complimentarsi con lui e dirgli quanto ammira il suo lavoro. Tuttavia una sua collega le consiglia di non essere “troppo carina con lui perché è uno che fissa” e così prende le distanze. Daley, che ha origliato la conversazione, reagisce come fa sempre quando qualcuno in ufficio si comporta “male” con lui: fa una copia del suo DNA, crea una copia digitale della coscienza di quella persona e la inserisce nella sua personale versione di Infinity, ispirata alla serie tv Flotta Spaziale. Quello che all’inizio sembrava un modo innocuo per sfogare la frustrazione si rivela per quello che è, ossia un gioco crudele in cui i personaggi non sono controllati da un computer ma sono cloni senzienti dei colleghi di Daley, intrappolati per sempre in questa versione del videogame e costretti a servire un “dio” crudele. I motivi per cui quelle persone sono state punite da Daley? Una di loro sorrideva troppo poco, una gli ha detto di smettere di fissare le ragazze, e un altro gli ha portato il panino sbagliato. Daley è quindi l’antagonista dell’episodio mentre Nanette, o almeno la sua copia digitale, la protagonista. La nuova impiegata non accetta infatti quello che le è stato fatto e cerca in tutti i modi di liberare sé stessa e i suoi compagni dalla realtà infernale in cui sono stati intrappolati.

Credit to: Netflix

In USS Callister (titolo dell’episodio) gli impulsi peggiori dell’animo umano hanno preso il sopravvento in Daley che, se prima voleva solo di essere accettato, adesso vuole solo essere in controllo e farla pagare agli altri. Molto spesso chi è vittima di bullismo diventa più forte e migliore di chi gli ha fatto del male, ma capita anche che diventi un bullo a suo volta, e infatti Daley è la perfetta rappresentazione del tipico cyberbullo. Quando le cose non vanno per il verso giusto nella vita reale, si sfoga con estrema cattiveria e violenza online, in un’altra realtà, non curandosi del fatto che le persone a cui fa del male sono persone vere, anche se in un contesto digitale. Non è difficile trovare questa gente su internet, basta guardare nella sezione commenti di un qualsiasi sito web.


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