“Vincere su ignoranza non porta a nessun miglioramento“: parla così Cheng ‘Devilnin’ Guo, il campione italiano di Tekken intervistato da Esporters
Motivato, fiero e pronto ad ogni sfida. È stato un traguardo molto importante raggiunto e volevo raggiungerlo. In passato, nei vecchi Tekken, ho vinto tornei nazionali importanti ma mai di questa portata dove i membri della top 32 che si sono qualificati alla fase finale dell’ITL rappresentano i migliori player d’Italia con i migliori punteggi (accumulati in svariate tappe ITL). Tutto questo mi stimola a migliorare sempre di più perché significa che il mio metodo di studio del gioco è efficace, inoltre acquisisco sempre più esperienza torneo dopo torneo grazie soprattutto ai miei compagni di allenamento il gruppo Tekken roma e ai membri del mio team Daniele, Ivonne e Angelo che mi hanno spronato e supportato per bene, ma soprattutto alle straordinarie attrezzature della sala LAN dove mi alleno. Il mio obiettivo principale sarà quello raggiungere gradualmente un livello di gioco alla pari dei player del panorama asiatico e competere con loro in eventi sempre più grossi. Sono veramente entusiasta, ma sono anche consapevole che ho tanto da imparare ancora, come dico sempre “Non si smette mai di studiare”. In questo torneo, ad un certo punto, sapevo di farcela e ho calcolato bene le mie mosse ma non potevo permettermi di sbagliare. Mi sono veramente divertito tanto in questo evento, sfidare top player italiani famosi in europa è stato il massimo, ho una grandissima stima per ognuno di loro e siamo amici. Ora voglio concentrarmi ad affrontare nuovi player mondiali al TWT (tekken world tour).
Come ti sei avvicinato al mondo competitivo di Tekken?
Quando Bandai Namco lanciò un mega torneo a Roma nel 2005 circa per presentare Tekken 5 per PS2, decisi di partecipare per divertimento. Ricordo che c’erano più di 200 partecipanti per contendere un bel premio e conobbi alcuni player. Essendo un principiante venivo snobbato dai top player e quindi non avevo modo di fare grossi miglioramenti, ma ero molto ambizioso. Col tempo qualcuno notò le mie capacità, venni preso come allievo dal Maestro Redking qui a Roma, colui che ha fondato la comunità Tekken italiana. potrei dire che mi ha insegnato le basi fondamentali. In seguito, sono entrato in contatto con la comunità romana e ho potuto allenarmi con Evildice, Redihokuto e Sandro che mi hanno fatto fare il level up definitivo in breve tempo.
Credo proprio che Tekken avrà un futuro roseo, diventerà sempre più famoso e seguito. Bandai Namco sta facendo un ottimo lavoro di pubblicità, ottenendo licenze per DLC (Akuma, Geese, Noctis), il lancio della seconda edizione del Tekken World Tour dove ha registrato visualizzazioni record l’anno scorso con la prima edizione, ma soprattutto perché finalmente sono riusciti a trovare una meccanica di gioco pulita ed equilibrata.
C’è stato un allenamento importante quella settimana, a partire dalle partite di lunedì disputate contro due membri del team Hell Gaming, uno dei quali è venuto a Roma proprio per poter studiare il mio secondo personaggio Akuma in preparazione al torneo TVL di questo weekend dove ci sarà il campione d’europa Superakuma. Come metodo di allenamento abituale, tendo a spiegare al mio avversario tutto quello che deve fare per contrastare il mio personaggio e il mio stile seguendo questa filosofia: vincere su ignoranza non porta a nessun miglioramento. Il mio avversario deve sapermi contrastare, solamente così posso completarmi. Martedì, arrivò a roma Exeed Ghirlanda, colui che ha fatto i migliori piazzamenti ai tornei TWT l’anno scorso, Anche a quest’ultimo ho fatto la stessa cosa che ho fatto con danielmado, cioè spiegando il matchup di Akuma per ottenere un automiglioramento personale.